Scossa di magnitudo 7.8 nella notte. I feriti sono 15.000. Rientrata l’allerta tsunami diramata in Italia dalla Protezione civile. Giorgia Meloni esprime “solidarietà e vicinanza”
Una potente scossa di terremoto di magnitudo 7.8 è stata registrata nella notte nel sud della Turchia, vicino al confine con la Siria. Questo terremoto ha causato un’ondata di panico e devastazione nella regione. Secondo i dati delle organizzazioni geologiche, il sisma ha avuto un’origine a 25 km di profondità e un’epicentro nella provincia di Gaziantep. La scossa è stata seguita da un’altra di magnitudo 6.7, confermando la potenza del primo terremoto.
Terremoto in Turchia: le vittime
Al momento, ci sono oltre 3000 morti vittime e almeno 10.000 feriti ma il numero sta ancora crescendo e secondo l’istituto geologico degli Stati Uniti le vittime potrebbero essere addirittura 10.000. Nella Siria vicina, ci sarebbero almeno 111 morti e 516 feriti nei governatorati di Aleppo, Hama e Laodicea. Altre 20 persone sarebbero morte nelle zone siriane controllate dai ribelli. Sul versante turco, ci sarebbero 76 morti e oltre 450 feriti. Ci sono segnalazioni di crolli di edifici, e temono che molte persone siano intrappolate sotto le macerie.
Le autorità locali turche hanno dichiarato lo stato di emergenza e stanno mobilitando tutti i servizi di soccorso per cercare di salvare quante più vite possibili. Squadre di soccorso sono state inviate subito nelle zone colpite per cercare di salvare quante più persone possibili e altre unità sono in allerta per essere inviate all’occorrenza. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha inviato i suoi “migliori auguri” ai cittadini colpiti dal terremoto e ha dichiarato che faranno tutto il possibile per superare questo disastro insieme, il più presto possibile e con il minor numero di danni.
In questo momento, la priorità è garantire il soccorso alle persone colpite dal terremoto e prevenire ulteriori perdite di vite umane. Le autorità stanno monitorando costantemente la situazione e stanno lavorando per garantire che tutti coloro che ne hanno bisogno ricevano il supporto di cui hanno bisogno.
Terremoto in Turchia: gli aiuti dall’Italia e dal resto del Mondo
Nelle ore successive al terremoto da più parti nel mondo è partita la gara di solidarietà alla Turchia. “Siamo pronti a fornire tutta l’assistenza necessaria. Il Presidente Biden ha incaricato l’Usaid di valutare le opzioni di risposta degli Stati Uniti per aiutare le persone più colpite. Continueremo a monitorare da vicino la situazione in coordinamento con il governo della Turchia” si legge in un comunicato reso noto dalla Casa Bianca.
Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha immediatamente recapitato un messaggio al presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Ho appreso con profonda tristezza e seguo con attenzione le notizie sul sisma che ha così gravemente colpito la zona sud orientale della Turchia, causando numerosissime vittime e feriti. In questo momento di lutto l’Italia è vicina, con sentimenti di partecipe solidarietà, al dolore dell’amico popolo turco. Il nostro pensiero va alle famiglie di quanti hanno perso la vita, ai feriti – cui auguriamo un pronto ristabilimento – e alle squadre di soccorso. In spirito di vicinanza, la prego di accogliere, signor Presidente, le espressioni del più sincero cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale”.
Terremoto in Turchia, Erdogan proclama 7 giorni di lutto nazionale
Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha proclamato 7 giorni di lutto nazionale in Turchia a seguito del sisma.
Sisma Turchia-Siria mille volte superiore a quello Amatrice
Il sismologo Alessandro Amato ha dichiarato che il terremoto di magnitudo 7.8 in Turchia è stato mille volte più potente rispetto al terremoto di Amatrice del 2016 con magnitudo 5.9 e 30 volte più potente rispetto al terremoto dell’Irpinia del 1980 con magnitudo 6.9. In termini di energia liberata, il terremoto in Turchia è stato mille volte superiore a quello di Amatrice e 30 volte superiore a quello dell’Irpinia.